come ottimizzare il traffico al proprio sito webCreare contenuti di valore, geolocalizzare, difendere la web reputation: i fondamenti della SEO per ottimizzare e portare traffico al proprio sito web.

 

I confini tra web marketing e SEO si intersecano sempre più spesso. Saper creare contenuti di valore, ottimizzare le performances del sito web ufficiale e valorizzare il proprio brand significa anche fare SEO. I nuovi algoritmi di Google impongono la ridefinizione del concetto stesso di ottimizzazione. Le regole sono cambiate, e continueranno a cambiare.
Geolocalizzare, consolidare la propria brand reputation, investire in campagne, interagire con altri canali, parlare al cliente, creare contenuti di valore e mettere costantemente alla prova il proprio sito. Queste sono le parole e le regole della nuova SEO.

 

Geolocalizzare

Il posizionamento sulle mappe è importante, perché sempre di più gli utenti cercano i negozi, le aziende e le strutture ricettive direttamente su Google Map in base alla propria location. Curare e rivendicare le pagine Google Plus e gli account Google Places: in questo modo si diffonde il proprio indirizzo e si aumenta la visibilità del brand. E’ una delle attività di maggior valore per il posizionamento.

 

Consolidare il brand

Coltivare una brand reputation positiva è l’obiettivo di ogni azienda che si rispetti. Peraltro posizionarsi nelle migliori SERP (Search Engine Results Page ovvero Pagina dei risultati del motore di ricerca) con parole chiave supercompetitive è molto difficile in quanto spesso si compete con una miriade di portali più o meno specializzati che hanno buoni posizionamenti organici. La soluzione è consolidare il proprio brand nella specificità. Offrire un servizio di alto valore per i clienti, scegliendo un argomento di vendita forte, una caratteristica che differenzi l’azienda rispetto alla concorrenza, e far ruotare tutta la comunicazione e le campagne attorno a quel fulcro. Facendo così si può sviluppare più velocemente la brand awareness e ottimizzare la crescita di link al sito.

 

Trasversalizzare

Sfruttare ogni possibile interazione e sinergia con altri canali e piattaforme. Ognuna di queste può diventare un ponte per il proprio sito web ufficiale, ogni pagina una porta d’accesso. Capire dove si trovano i propri potenziali clienti (sui portali, sui social, sui forum) aiuta a creare una strategia di remarketing multicanale per essere visibili su ognuno di questi, in modo incisivo.

 

Dare valore ai contenuti

Creare contenuti di valore significa innanzitutto produrre qualcosa che dia origine alla condivisione, in un circolo virtuoso. Predisporre offerte appetibili ed esclusive, creare buone esperienze d’acquisto, raccontare storie di servizi apprezzati. E’ così che il contenuto diventa rilevante, cioè qualcosa di veramente utile per l’utente finale, il quale è più predisposto a condividere la notizia, linkarla e quindi permettere migliori posizionamenti. Concentrarsi sui temi anziché sulle singole parole chiave, indipendentemente che si scriva una nuova pagina, un articolo del blog, un post o un comunicato stampa. La chiave è il tema, la ricerca di Google lavora non più su una ristretta “keyword research” ma su una più ampia “topic research”.

 

Rispondere alle domande

Rispondere alle domande significa parlare con i clienti. E fare felice Google. Il nuovo algoritmo Hummingbird infatti nasce per migliorare le prestazioni di Google e l’esperienza d’uso degli utenti. E’ il vero web semantico, quello cioè che consente all’utente di interagire con la propria macchina ponendo una domanda diretta a Google Search e ottenere una risposta precisa. Google fornisce normalmente i risultati in funzione della corrispondenza di una serie di keywords. Hummingbird invece è in grado di capire le intenzioni della ricerca, cioè di interpretare la domanda vera e propria e restituire il risultato più pertinente. Creare contenuti che rispondano alle domande più frequenti dei clienti significa così parlare anche con i motori di ricerca.

 

Investire

Qualunque investimento è utile per proteggere il proprio brand. Una buona campagna PPC su Google porta ottimi risultati, ed è fondamentale per due buoni motivi. Il primo è il posizionamento: se si è deboli organicamente su alcune aree strategiche, AdWords sopperisce in modo immediato. Il secondo è la consapevolezza: una campagna a pagamento restituisce moltissimi dati, che consentono di capire quali sono i clienti, se sono interessati al prodotti/servizi offerti, e su quali aree proseguire l’investimento o disimpegnare le azioni di marketing.

 

Controllare

Mettere alla prova costantemente il proprio sito. In termini di velocità (uno dei fattori che Google tiene in massima considerazione), tasso di rimbalzo, leggibilità delle pagine e loro usabilità. L’esperienza degli utenti del sito deve essere tale da lasciarli soddisfatti. E possibilmente coinvolti.